Vendemmia 2020

Rosso della bandita

camillo-donati-bandita-vert

E’ un uvaggio di quattro uve a bacca rossa diverse. Che uve sono non lo diciamo, semplicemente per “giocare” un po’ con chi cerca d’individuarle. Non è importante capire di che vitigni si tratta, ma è essenziale sapere che si tratta d’un uvaggio, ossia uve raccolte e pigiate insieme. Questo implica che un vitigno sarà maturo, un altro un po’ meno, uno sovramaturo e così via. Quindi un vino che, fin dalla prima fermentazione in botte, nasce dall’insieme di queste quattro uve che affrontano tutto il meraviglioso cammino nel diventare vino, insieme.

Ne scaturisce così un vino rosso frizzante, secco, semplice, immediato, senza identità definita dal vitigno, ma piuttosto, caratterizzata, oltre che dall’annata come per gli altri, dalle accordanze e discordanze delle quattro uve nello stare insieme durante tutta la fermentazione.

Perché un vino così?
La risposta più facile sarebbe quella di dire che ho voluto fare un vino come facevano i nostri nonni in Emilia, i quali, spesso mettevano tutte le uve bianche che coltivavano insieme ed altrettanto facevano con le uve rosse, per poi ottenere un vino bianco ed un vino rosso frizzanti.

Da parte mia, però, c’è dell’altro, un qualcosa di più profondo, personale…una storia, anche quella del nome, nata e vissuta nei primi anni in cui ho cominciato questo meraviglioso lavoro e condivisa assieme ad una persona altrettanto meravigliosa e molto importante per me che si chiamava Francesco, mio suocero. E qui mi fermo, non vado oltre, non voglio annoiare il lettore, specialmente il sommelier, con racconti personali.

Abbinamenti:
fate vobis!

Temperatura di servizio consigliata:
circa 15°/18°

Bicchiere consigliato:
ballon